sabato 7 gennaio 2012

Cosa sta dietro ogni sigaretta; multinazionali del tabacco e sperimentazione animale


Cosa sta dietro ogni sigaretta; multinazionali del tabacco e sperimentazione animale
Cosa sta dietro ogni sigaretta
Per decenni le multinazionali del tabacco si sono nascoste dietro alla sperimentazione animale,
cercando di dimenticare che tutto quello che sappiamo sul cancro ai polmoni e sulle altre malattie
correlate al fumo è stato scoperto grazie a studi epidemiologici e clinici e non dalla vivisezione.
Nonostante la legge federale statunitense non richieda più che i prodotti del tabacco vengano testati
sugli animali e il fatto che dal 1997 i test su animali in questo campo siano illegali in Gran
Bretagna, ogni giorno migliaia di animali continuano ad essere torturati con congegni quali ?smoke
masks? (maschere di fumo) immobilizzati su sedie di contenzione in esperimenti orribili ed inutili.
In questo momento, all’Oregon Regional Primate Research Center (ORPRC) negli U$A, scimmie
gravide sono imprigionate in gabbie strettissime per studiare l’effetto che la nicotina ha sui feti.
 Questo è solo uno degli innumerevoli esempi di come gli esperimenti sugli animali sono usati
dalle multinazionali unicamente per futili guadagni economici e dagli sperimentatori stessi per far
carriera sulla pelle di milioni di animali innocenti. I vivisettori hanno ricevuto, e ricevono tuttora,
ingenti somme dalle multinazionali del tabacco come la Philip Morris; dalle agenzie governative,
inclusa l’Environmental Protection Agency e il National Institute of Health per avvelenare gli
animali con nicotina, forzandoli ad inalare il fumo e rendendoli dipendenti al tabacco, sostanza che
non avrebbero mai incontrato se non fosse per la follia di una specie chiamata homo sapiens.
Altri esperimenti per studiare il tabacco includono altre assurde atrocità:
- a dei cani Beagle vengono fatti dei buchi nella gola attraverso i quali i cani sono forzati ad inalare
fumo da sigarette concentrato durante un anno intero
ad altri cani vengono inseriti degli elettrodi nel pene per studiare l?effetto del consumo di sigarette
sulle performance sessuali
a delle scimmie e a dei topi vengono messe delle maschere in modo da fargli respirare
continuamente fumo di sigaretta
dei cani sono posti in un ventilatore meccanico che li espone al fumo perpetuamente
delle scimmie rhesus sono immobilizzate su delle sedie di contenzione ed esposte a dosi di nicotina
e caffeina per determinare come queste sostanze influenzano la respirazione Esperimento dopo
esperimento, i ricercatori tentano di provare, o in certi casi di negare (a dipendenza da chi finanzia
gli esperimenti) nei ratti, topi, criceti, agnelli, cani, scimmie, gatti, e altri animali ciò che la
comunità scientifica sa già da molto tempo grazie a studi di epidemiologia, che non fanno uso di
animali.

 Visto che per legge tutti i prodotti vengono testati ciò è molto difficile ma in
certi casi qualcosa si può fare.
In commercio esistono diversi prodotti cruelty free ma soprattutto è
importante cercare di consumare il meno possibile in modo da ridurre il proprio contributo ad un
sistema che tortura gli animali.
Lasciatemi aggiungere che l’astinenza dal fumo e da qualsiasi droga
legale o illegale (tutte vengono testate) è un piccolo contributo che ogni persona che si oppone alla
vivisezione potrebbe cercare di dare.
Grazie per non fumare, se non per i nostri polmoni, almeno
per quelli degli animali torturati nei laboratori.
C'è solo una marca marca cruelty free LA PUEBLO

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